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06 Marzo 2025

Il Corriere della Sera parla di noi: Cosa significa per i proprietari di immobili a Roma

Siamo felici di condividere con voi un'importante notizia: recentemente, siamo stati citati in un articolo del Corriere della Sera riguardo l'andamento del mercato degli affitti brevi a Roma, un tema che ci sta molto a cuore.

In particolare, l'articolo del Corriere della Sera sottolinea come, a causa dell'effetto Giubileo, il mercato degli affitti brevi abbia vissuto un forte incremento, ma con risultati che non sempre sono stati all'altezza delle aspettative.

Questo è esattamente ciò di cui vi avevamo parlato nel nostro precedente articolo, dove analizzavamo come gli affitti brevi non sempre garantiscano i guadagni sperati, a causa dei costi di gestione e delle difficoltà legate alla domanda turistica e siccome, il nostro obiettivo è darvi informazioni utili e concrete per aiutarvi a prendere le decisioni migliori per i vostri immobili, eccoci qui a riparlarne.

Affitti brevi: un'opportunità che non sempre ripaga.
Secondo i dati condivisi anche nel Corriere della Sera, molti proprietari di appartamenti hanno deciso di abbandonare le locazioni a lungo termine per provare la strada degli affitti brevi, sfruttando l'afflusso di turisti attesi per il Giubileo. Tuttavia, non tutti i proprietari sono riusciti a ottenere i risultati sperati.

Come abbiamo evidenziato in un nostro precedente articolo, i costi operativi (tra cui pulizie, check-in, utenze, costi pubblicitari, tassazione maggiorata e spese generali) possono ridurre notevolmente i margini di profitto, mentre le normative fiscali sono diventate più severe. 
Per questo motivo, molti stanno tornando agli affitti residenziali, riconsiderando la stabilità e i vantaggi offerti da un contratto a lungo termine.

Un mercato in evoluzione: i numeri parlano chiaro.
L'articolo del Corriere della Sera sottolinea che, tra settembre 2024 e gennaio 2025, sono comparsi ben 5.000 nuovi annunci di appartamenti per affitti brevi, portando il numero totale a oltre 29.000 unità
Tuttavia, l’afflusso di turisti, almeno per ora, non ha raggiunto le aspettative: la domanda è inferiore a quella prevista, e molti appartamenti sono rimasti vacanti. 
Inoltre, l’aumento dei prezzi delle locazioni a lungo termine, con un +13% rispetto all'anno precedente, ha messo ancora più in evidenza la difficoltà di trovare soluzioni stabili a prezzi accessibili, soprattutto nelle zone centrali di Roma.

Perché affittare a lungo termine è una scelta intelligente 
Mentre gli affitti brevi stanno vivendo una fase di incertezze, gli affitti a lungo termine sono sempre più richiesti, soprattutto da famiglie, studenti e lavoratori. Se siete proprietari di un immobile e volete evitare i rischi e le complessità degli affitti brevi, l’affitto a medio – lungo termine potrebbe essere la scelta giusta per voi. 
La situazione del mercato a Roma è destinata a stabilizzarsi dopo il Giubileo, con un ritorno a una maggiore disponibilità di appartamenti per le locazioni a lungo termine. 

 Cosa significa per voi come proprietari? 
Se state pensando di affittare il vostro appartamento a medio/lungo termine, sappiate che, in un momento come questo, potrete beneficiare di una domanda crescente e di un mercato che, pur con gli aumenti recenti, sta tornando a essere equilibrato. 
Noi siamo qui per aiutarvi a navigare in questo processo con tranquillità e fiducia. 

Se avete domande o volete ricevere una consulenza personalizzata, non esitate a contattarci!
Team SoloAffitti Roma 13 e Roma 7 
06.76962201 / 06.43597522
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corriere della sera


24 Gennaio 2025

Cedolare Secca vs Regime Ordinario: Qual è la soluzione più vantaggiosa per i proprietari di casa?

Quando si affitta un immobile, la scelta tra il regime ordinario e la cedolare secca può influire significativamente sul guadagno finale.
Ma come funziona ciascuna opzione? E cosa conviene realmente? 
Ecco un confronto semplice per aiutarti a fare la scelta giusta:
 
Regime Ordinario:
- Il reddito da affitto è sommato agli altri redditi, con aliquote Irpef che possono arrivare fino al 43%.
- Devi pagare l'imposta di registro e l'imposta di bollo.
- Ogni anno, le imposte sulle locazioni si calcolano in base al tuo reddito complessivo, con tasse più alte per i redditi superiori.


Cedolare Secca: 
- Tassazione fissa al 21% o al 10% (a seconda della tipologia di contratto).
- Niente imposta di registro e niente imposta di bollo.
- Più semplice da gestire: il reddito da affitto non viene sommato ad altri redditi e la tassazione è più leggera.

Ricorda che indipendentemente dal regime fiscale scelto, ogni contratto di locazione deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla sottoscrizione. 
Se opti per la cedolare secca, puoi farlo sia al momento della registrazione iniziale del contratto, sia successivamente. 
In quest’ultimo caso, la cedolare secca sarà valida solo per il periodo residuo del contratto. 

A chi conviene la cedolare secca? 
La cedolare secca è vantaggiosa in particolare per chi non ha diritto a sgravi fiscali. 
Tuttavia, non sempre risulta la scelta migliore, quindi, per capire se conviene davvero, è sempre consigliato rivolgersi a dei professionisti abilitati 👉🏼 06.43597522 / 06.76962201!

Vantaggi per l’inquilino: Anche l’inquilino beneficia della cedolare secca: grazie a questa opzione, non dovrà pagare l’imposta di bollo e l’imposta di registro, risparmiando su costi aggiuntivi. 
Inoltre, il canone di locazione non subirà aumenti durante la durata del contratto, garantendo una maggiore stabilità economica per tutta la sua durata. 

In conclusione? 
La cedolare secca ti offre una tassazione fissa e vantaggiosa che ti consente di ottenere guadagni più alti, senza le complicazioni fiscali e le spese extra del regime ordinario. 
Non è sempre necessario aumentare il canone per guadagnare di più: con la cedolare secca, anche con un canone inferiore, i benefici fiscali ti permettono di guadagnare di più rispetto al regime ordinario, specialmente se scegli il canone concordato.

L.Fabbro, Contratti d'affitto: le differenze tra cedolare secca e regime ordinario, 2/01/22 in Immobiliare/news.
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12 dicembre 2024

ROMA, MERCATO IMMOBILIARE IN CRESCITA: Aumento della Domanda e Prezzi in Salita.

Il 24 dicembre segnerà l'inizio del Giubileo e Roma, con l'apertura della Porta Santa, si prepara ad un evento straordinario, che sta avendo un inevitabile e forte impatto anche sul mercato immobiliare. 

Oltre ai grandi lavori di riqualificazione previsti, che vedono la capitale sommersa da impalcature in ogni dove, anche le compravendite e gli affitti stanno vivendo una fase di fermento, con alcune aree della Capitale particolarmente richieste. 


Aumenti dei prezzi delle case: le zone più contese

Nel corso dell'ultimo anno, molte zone vicine ai luoghi simbolo del Giubileo, come il Vaticano e le basiliche principali, hanno visto un notevole ed inevitabile aumento dei prezzi delle abitazioni. Secondo un'indagine condotta da Idealista, tra i quartieri più richiesti abbiamo:

- Centro storico: dove i prezzi sono cresciuti del 10,2% arrivando a 7.099 €/mq 

- Prati: vede un incremento dell'8,8% con i prezzi medi di 5.802 €/mq 

- Aurelio: con un aumento del 6,7% e una media di 3.712 €/mq Garbatella – Ostiense e Appio Latino: rispettivamente + 6,5% e 5,6%.

A questi aumenti si aggiunge una diminuzione dell'offerta nelle stesse aree, segno che la domanda sta crescendo. Il centro storico, in particolare, ha visto una riduzione delle offerte di case in vendita, il che riflette il crescente interesse per le zone centrali e storiche.


Prezzi degli affitti in salita nelle aree più strategiche

Anche il mercato degli affitti ha registrato aumenti, soprattutto nelle zone più centrali. Ad esempio, in zona Aurelio, i canoni di locazione sono aumentati del 16,7% mentre nell'Appio Latino sono saliti del 14,8%. 

Prati ha visto un aumento più contenuto, ma comunque significativo, pari al 4,6%. In alcune aree come Trionfale, Monte Mario e Gianicolense-La Pisana, gli affitti sono aumentati del 22,2% e del 19,9% principalmente a causa di una forte domanda spinta non solo dal Giubileo ma anche dalla continua attrattiva turistica e residenziale di Roma.


Affitti turistici: esubero di offerta e ostacolo per chi necessita di un alloggio di lunga durata

Nel mercato immobiliare sono innumerevoli i potenziali inquilini alla ricerca di case e appartamenti in affitto per periodi medio/lunghi. 

Invece, per le case vacanza e il mercato degli affitti turistici, l’offerta ormai supera di gran lunga la domanda. 

Ciò potrebbe costituire uno svantaggio (sempre a seconda della posizione e della disponibilità dell’immobile), soprattutto se la concorrenza per le case vacanza è particolarmente diffusa nella zona di riferimento. 

Nonostante questo, molti proprietari preferiscono optare per contratti brevi, piuttosto che offrire locazioni di lunga durata, tentando di attirare clientela turistica disposta a pagare prezzi più elevati per soggiorni brevi. 

Di contro non viene considerato che le prenotazioni non sono garantite, specialmente in periodi di bassa stagione, la tassazione è più elevata ed i costi di gestione notevoli. 

Tutto ciò può provocare una considerevole perdita di denaro per il proprietario mentre la carenza di alloggi può creare un vuoto per le famiglie e i lavoratori che cercano una sistemazione stabile, creando una situazione insoddisfacente per tutti.


Crisi abitativa a Roma: un'urgenza da affrontare

Nel 2021, le abitazioni non occupate nel solo Comune di Roma erano oltre 162.000, un numero in crescita rispetto alle abitazioni occupate. Questo enorme patrimonio inutilizzato potrebbe ospitare oltre 320.000 persone, se solo venisse sfruttato per soddisfare la domanda di alloggi stabili. 

Questo scenario evidenzia l'importanza di orientare gli investimenti immobiliari verso soluzioni che rispondano ai bisogni reali dei cittadini e non a logiche speculative legate agli affitti brevi. 


Un mercato che cambia: investire con consapevolezza

Il Giubileo 2025 non solo segnerà un evento religioso ma rappresenterà anche un'opportunità per chi vuole investire nel mercato immobiliare di Roma. 

La situazione attuale del mercato, richiede un'analisi approfondita e una visione chiara degli scenari futuri, ragion per cui, per fare un investimento consapevole, è fondamentale affidarsi a professionisti del settore che conoscano bene le dinamiche locali e che sappiano guidarti nelle scelte più sostenibili e lungimiranti.

La nostra agenzia con anni di esperienza nel mercato immobiliare romano, è in grado di offrirti una consulenza personalizzata, orientata a individuare le migliori soluzioni per te. 

 Noi di Solo Affitti Roma 13 e Roma 7 siamo le persone giuste per aiutarti a navigare il mercato in vista del giubileo 2025 e oltre, sempre con professionalità e un sorriso. 


 Sky tg24, Giubileo, a Roma esplode il mercato immobiliare. Ecco i quartieri con gli aumenti maggiori, 29/11/2024 https://tg24.sky.it/cronaca/2024/11/29/giubileo-roma-aumenti-prezzi-case


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23 Ottobre 2024

RISCALDAMENTI A ROMA: date e regole per la stagione invernale 2024/2025.

Lo sappiamo, l'inverno sembra ancora un miraggio lontano, ma… basta un battito di ciglia ed eccolo qui, pronto a bussare alla tua porta!

Non vorrai farti trovare impreparato, vero? Allora rilassati e leggi fino in fondo: ci sono alcune novità che non puoi assolutamente perderti.


Quando si accendono i riscaldamenti? 

Cominciamo col dire che l'Italia è divisa in sei zone climatiche (dalla A alla F) ognuna delle quali segue dei criteri ben precisi riguardanti l'accensione e lo spegnimento del riscaldamento e che rispettano la temperatura media annuale delle aree diverse del paese. 

Se sei qui a leggere, è chiaro che ti interessano le informazioni su Roma, quindi ecco a te la notizia: il grande giorno è fissato per il 

1° novembre

Ma perché questa data? La capitale si trova nella zona D, che permette di tener i termosifoni accesi per ben 12 ore al giorno e fino al 15 aprile.


Qual è la temperatura massima consentita? Di noto non ci sono solo i periodi di accensione o i gradi consentiti. Secondo le regole, infatti, la temperatura massima interna dovrebbe essere di 19 gradi Celsius

Ti sembra troppo freddo? Con una tolleranza di 2 gradi in più, potrai sentirti coccolato senza rompere il salvadanaio. 


Possibili deroghe: E se all'improvviso il freddo anticipasse l'arrivo dell'inverno? Niente paura, i sindaci hanno il potere di cambiare le regole! In caso di freddo intenso, potrebbero permettere di accendere il riscaldamento prima del previsto.


Attenzione alle sanzioni: sapevi che la non-curanza delle norme sul riscaldamento può costarti da 500 a 3.000 euro? 

Non solo potresti ricevere multe salate, ma rischi anche di danneggiare l’efficienza energetica della tua casa. Quindi, è meglio tenere d'occhio le regole e prepararsi per l'inverno nel modo giusto!


Risparmiare e stare comodi: come? 

Ecco a te alcuni trucchi per stare caldi senza pensare alle spese: 

- Controlla i termosifoni: Assicurati che non siano ostruiti e che l'aria sia stata eliminata. E chi non ama un bel termosifone pulito? 

- Installa valvole termostatiche: sono come il DJ della temperatura della tua casa, ogni stanza può avere la sua musica o meglio il suo calore. - Migliora l'isolamento: controlla sempre porte e finestre. Una semplice guarnizione può fare la differenza. 


Conclusione: sei pronto per l’inverno? Assolutamente sì! Ora sei equipaggiato per affrontare il freddo nella grande mela… ops, volevo dire nella grande Roma! 


 R.Liguori, Quando si accende il riscaldamento nel 2024/2025? Date, orari, zone e regole, 14/10/2024 in Immobiliare.it/news

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5 Ottobre 2024

NUOVI PARAMETRI PER LA CERTIFICAZIONE APE NEL 2024: cosa cambia per gli immobili a Roma.

Che tu sia un proprietario di un immobile o un affittuario dello stesso, dovresti prestare attenzione alle recenti novità introdotte dal Decreto requisiti minimi 2024. Questi cambiamenti riguardano l'Attestato di Prestazione Energetica (APE) un documento fondamentale per chiunque desideri vendere o affittare. Ecco a te un riassunto delle principali modifiche e come queste potrebbero influenzare il mercato immobiliare romano.

Variazione nei ponti termici: Una delle novità principali riguarda la valutazione dei ponti termici che ora devono essere considerati anche nell'edificio di riferimento. Questo significa che, per determinare la tua classe energetica, saranno presi in considerazione anche questi aspetti oltre che alle classiche tradizionali trasmittenze. 
Grazie a questa modifica il calcolo diventa più preciso e potrebbe migliorare la tua classe energetica. Un'immobile con una classe energetica alta può risultare più attraente per i potenziali inquilini, riducendo i costi energetici e aumentando il valore di mercato. 

Aggiornamento sul teleriscaldamento: Se il tuo immobile è collegato a un sistema di teleriscaldamento, sappi che il decreto introduce un nuovo metodo di calcolo, il metodo di Carnot
 Questo approccio fornisce dati più accurati riguardo alla questione energetica, basandosi sul combustibile realmente utilizzato. Questa modifica potrebbe influenzare notevolmente la valutazione della classe energetica, permettendoti di pianificare meglio le spese e gli investimenti. 
 
Requisiti minimi e benessere ambientale: Il decreto non si limita a modificare i calcoli, enfatizza anche l'importanza del benessere ambientale e della sicurezza degli edifici. A Roma, dove la qualità dell'aria è un tema sempre più attuale, avere un immobile che rispetti questi requisiti può essere un forte vantaggio. 

Ricarica dei veicoli elettrici: Inoltre, i nuovi requisiti prevedono l'installazione di colonnine di ricarica di veicoli elettrici. Se state cercando di attrarre inquilini, questo potrebbe fare la differenza. Sempre più persone, infatti, sono interessate a soluzioni di mobilità sostenibile ed avere un immobile dotato di queste infrastrutture può renderlo molto più appetibile. 

Cosa fare ora: Se sei un proprietario, potresti chiederti se sia necessario aggiornare l'APE. 
Anche se non è obbligatorio revisionare l'Attestato di Prestazione Energetica in seguito all'introduzione di suddette modifiche, farlo potrebbe essere una scelta vantaggiosa. 
Un APE aggiornato non solo dimostra il tuo impegno verso l'efficienza energetica, ma può anche aumentare il valore del tuo immobile, rendendolo più competitivo sul mercato. 

Conclusione: Il decreto Requisiti Minimi 2024 rappresenta un passo importante verso la sostenibilità nel settore immobiliare. Assicurati di rimanere informato su queste novità e considera di rivolgerti a professionisti, per aiutarti a navigare in questo cambiamento. 
Un immobile ben certificato non solo attira più inquilini ma si distingue anche in un mercato in continua evoluzione. 

F. Tantari, Decreto requisiti minimi 2024 – cosa cambia e come si modifica la certificazione APE, 2/10/2024 in Apefacile.it 

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25 Settembre  2024

Mi conviene veramente affittare casa oggi?

Mettere in affitto la tua casa non è una scelta che puoi fare a cuor leggero. 
Il fatto che tu abbia dei dubbi è normale: dietro al possibile guadagno ci sono diversi rischi di cui devi tenere conto e un sacco di impegno e stress da considerare. ‌
Quelle che ti proponiamo qui sotto sono alcune delle perplessità più diffuse tra i proprietari di immobili, perché quando si tratta di affitto possono sorgere molti dubbi. ‌Siamo qui per aiutarti a chiarirli.

Dubbi e perplessità, vediamo insieme se sono giustificati.

Affittare non conviene: si guadagna poco. Si tratta di un luogo comune, frutto di anni in cui i rendimenti da affitto erano bassi e la tassazione del reddito era molto pesante. ‌Oggi per fortuna non è più così: mettere in affitto una seconda casa è una delle forme di investimento più remunerative. ‌‌
Ecco alcuni dati: il rendimento medio lordo di un’abitazione affittata oggi oscilla generalmente tra il 4% e l’8%, con una media che si attesta attorno al 6%. Non male, se pensi che investendo i tuoi risparmi in titoli di Stato non otterresti più del 2,5%. 

È meglio non affittare! Sei sicuro? Partiamo dal fattore economico. In termini di guadagno, se non affitti il tuo immobile scegli di rinunciare a una rendita alquanto interessante. In termini di spesa, dovrai pagare l’IRPEF sull’abitazione, e potresti avere un’IMU più alta rispetto a quella che pagheresti se la casa fosse affittata. ‌ ‌Per non parlare dei costi di manutenzione: lasciando la seconda casa sfitta vai incontro agli inevitabili segni del tempo: muffa sulle pareti, deterioramento degli impianti...inconvenienti che non si verificherebbero se l’immobile fosse affittato. 

 Sì, ma tanto poi si prende tutto lo Stato. Certo, come per ogni reddito, lo Stato esige la sua parte. 
Ma è anche vero che da diversi anni a questa parte, grazie all’introduzione della cedolare secca, l’affitto gode di una tassazione di favore. ‌ ‌Con le giuste formule contrattuali e fiscali potresti dover pagare solo il 10% di tasse sulla tua rendita, senza dover sostenere altri costi fiscali collaterali, lasciando praticamente inalterata la redditività del tuo investimento immobiliare.

 E se l’inquilino non paga? Non possiamo negare che affittando casa si possano creare dei problemi e spesso sono legati al mancato pagamento del canone di affitto. ‌ ‌Il rischio c’è ed è anche piuttosto elevato. ‌ ‌
Le statistiche parlano di 1 inquilino su 2 che non paga regolarmente il canone di affitto. ‌
Trovare un inquilino è facile, ma trovare l’inquilino che ti garantisca la massima affidabilità è veramente complicato. In più se dovessi scegliere una persona che dopo mesi si rivela un cattivo pagatore, i costi per te sarebbero davvero importanti: tra canoni di affitto non pagati e spese legali potresti perdere velocemente diverse migliaia di euro. 
Siamo talmente sicuri del nostro metodo di selezione che abbiamo deciso di metterci la faccia e se l'inquilino che abbiamo selezionato per te dovesse smettere di pagare il canone, saranno i nostri legali ad occuparsi, a nostre spese, dell'azione di sfratto per morosità e saremo noi a farci carico delle mensilità non pagate dall'inquilino insolvente. 
Tutto questo grazie ad Affittosicuro, l’esclusivo pacchetto di tutele che Solo Affitti mette a tua disposizione.

Troppe cose da fare e troppa burocrazia. Arthur Bloch, l’inventore della famosa Legge di Murphy, disse: «se hai un problema che deve essere risolto da una burocrazia, ti conviene cambiare problema». E purtroppo questa frase è terribilmente vera, soprattutto in Italia. ‌ ‌
Se dovessi mettere il tuo immobile in affitto, da solo, ti verrebbe voglia di lasciare perdere ancora prima di mettere il cartello “Affittasi”. Con tutte le leggi e le normative sulla locazione, gli adempimenti fiscali e le comunicazioni da inviare all’Agenzia delle Entrate, le novità che di tanto in tanto arrivano a complicare le cose…la voglia di desistere è giustificata. 
Ma non è giusto che a causa della burocrazia tu non debba ottenere il giusto riconoscimento per l’investimento immobiliare che tu e la tua famiglia avete fatto. 

Noi di SoloAffitti conosciamo tutti questi problemi e, meglio di chiunque altro, abbiamo le capacità e l’esperienza per risolverli. ‌
Affidandoti a noi potrai contare su professionisti che cureranno il tuo patrimonio immobiliare, garantendoti la rendita che ti spetta. ‌ 

Possiedi un immobile? Affidati a noi.